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INAF - Osservatorio di Arcetri
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Osservatorio Astrofisico di Arcetri

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150 Anni fa - il podere della Cappella

Il 23 gennaio 1866 viene annunciata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia la vendita di alcune proprietà demaniali, fra cui il podere della Cappella. Già di proprietà dei Granduchi di Toscana ed in dotazione all'amministrazione della vicina Villa del Poggio Imperiale, il podere era anche vicino al luogo da poco prescelto per la costruzione del nuovo Osservatorio di Firenze.

L'astronomo Giovan Battista Donati colse al volo l'occasione ed il 29 gennaio 1866 inviÃ? al direttore del Museo Carlo Matteucci una lettera formale, indubbiamente pensata per essere passata al Ministero:

Si rammenta bene V. S. che esiste il progetto di trasferire in altra posizione l'Osservatorio Astronomico e che la nuova località prescelta ÃÅ in vicinanza della Villa del Poggio Imperiale e precisamente  in un podere di proprietà del Sig:e Vitolini. [...] vicinissimo esiste un Podere di cui attualmente ÃÅ possessore il Governo. Questo [...] ha il nome di Podere della Cappella. [...] considerata la vicinanza del Podere della Cappella al luogo già prescelto, e considerando che quando si eseguisca l'Osservatorio nel luogo suddetto bisognerebbe poi dargli un accesso sul Piazzale del Poggio mediante una strada che dovrebbe appunto traversare il Podere della Cappella, e considerando inoltre che per uno stabilimento della natura dell'Osservatorio Fiorentino che oltre alle osservazioni astronomiche deve pure occuparsi delle meteorologiche e delle Magnetiche e che specialmente per queste ultime ÃÅ necessario avere un luogo staccato dall'Osservatorio Astronomico, non ÃÅ a dubitarsi che la vendita del Podere della Cappella ÃÅ dannosissima; perchÿ quel terreno potrebbe servire di un importantissimo e utilissimo corredo al Nuovo Osservatorio [...] io mi credo in obbligo di far conoscere a V. S. che il poter sospendere la vendita del Podere della Cappella sarebbe di massima utilità per i futuri destini del Nostro Osservatorio quindi prego V. S. a fare conoscere al R. Governo le suddete ragioni [...]

La vendita venne  tempestivamente sospesa, come apprendiamo da una lettera di Matteucci a Donati del 2 marzo successivo. Il podere servà poi per la costruzione della strada di ingresso e di alcuni edifici annessi all'Osservatorio, e piÃ? tardi nel XX secolo per la realizzazione della Torre Solare e dell'Istituto di Fisica.

CappellaOss

Il podere della Cappella delineato in verde sulle mappe del Catasto Storico Toscano. In sovraimpressione una fotografia del comprensorio di Fisica e Astronomia da Google Maps. L'Osservatorio ÃÅ in alto a destra.

I piÃ? attenti fra i nostri 25 o meno lettori si saranno chiesti perchÿ abbiamo pubblicato questa nota il 2 marzo e non a fine gennaio, in occasione dei 150 anni dalla pubblicazione della vendita sulla Gazzetta Ufficiale o dalla lettera di Donati a Matteucci. La ragione ÃÅ semplice: questi due ultimi documenti ci sono noti solo dalla metà di febbraio! La ricerca sulle fonti documentarie relative a Donati e al nuovo Osservatorio ÃÅ infatti ancora in corso. In questi mesi in particolare ÃÅ stata spronata dalla preparazione della mostra Starlight - la nascita dell'astrofisica in Italia, che si terrà in vari Osservatori INAF fra cui Arcetri dal 21 marzo al 21 giugno 2016.

Le lettere citate sono conservate nell'Archivio del Museo Astronomico e Copernicano presso l'Osservatorio di Monte Porzio (Fondo Donati, minute Donati, 29/1/1866) e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (lettera del 2/3/1866, C. V. 298, 190).

150 Anni fa - il sogno di una Scuola Normale Superiore ad Arcetri

Il 9 novembre 1865 Carlo Matteucci, direttore del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, scrisse al sindaco Luigi Guglielmo de Cambray Digny e ai consiglieri comunali appellandosi alle tradizioni scientifiche fiorentine:

Non ÃÅ a Voi [...] che starÃ? a ricordare come fra le tante glorie di cui ÃÅ piena la storia del Vostro paese e quella principalmente della vostra Città sovrasti imperitura ed ogni giorno piÃ? fruttuosa quella di aver data la vita ad una Scuola che segnando le vie dischiuse da Galileo e dallâ?TAccademia del Cimento ha diffuso nel mondo lo strumento piÃ? potente del sapere umano: il metodo sperimentale.

L'obiettivo della lettera era quello di avere il concorso del Municipio di Firenze alle spese per la costruzione di un nuovo Osservatorio astronomico, per il quale da pochi mesi era stata scelta la collocazione ad Arcetri:

La Specola del Museo [...] non puÃ? piÃ? oggi per i moderni progressi dellâ?TAstronomia servire aglâ?Tistrumenti che abbiamo, e sarebbe condannare quellâ?TOsservatorio e il suo giovane Direttore, già illustre per alcune ben note scoperte, ad unâ?Tinazione vergognosa e dannosa per il Paese e per la Scienza, se per tempo non si provvedesse a collocarla in luogo opportuno, cioÃÅ sulle colline piÃ? prossime alla Città dove il terreno ÃÅ stabile e lâ?Torizzonte libero e puro. Per gli studj fatti, questa località fu trovata a pochi passi dal Poggio Imperiale [...]

Ma la visione di Matteucci era ancor pi� grande: perchÿ spostare solo l'Osservatorio? Perchÿ non spostare tutto il Museo negli ampi locali della villa medicea del Poggio Imperiale, vicina alla località scelta per l'Osservatorio?

Ma non basta provvedere allâ?TOsservatorio nÿ lâ?TOsservatorio puÃ? essere senza danno staccato dalle altre scuole di Scienze Fisiche e Naturali. Il Museo [...] deve oggi tornare quello che in origine fu e che le scienze italiane e le nuove sorti di Firenze richiedono, una raccolta di gabinetti e di laboratorj dove i giovani piÃ? distinti del Regno, gli eletti delle nostre Università trovino i mezzi per perfezionarsi e per divenire inventori e cultori delle Scienze sperimentali e dotti insegnanti. Questa trasformazione del Museo non puÃ? operarsi nellâ?Tedifizio in cui ÃÅ ora collocato [ma] in un locale opportuno. Questo locale esiste; ÃÅ prossimo al nuovo osservatorio ed ha tutti i pregi che si richiedono per un grande Istituto di perfezionamento delle Scienze fisiche e Naturali. Questo locale ÃÅ il Palazzo del Poggio Imperiale ed io non esito ad affermare che il Museo e il nuovo Osservatorio stabiliti in quellâ?Tedifizio formerebbero uno dei piÃ? grandi stabilimenti dâ?Tistruzione e di ricerche che il mondo civile possegga in quel genere.

La villa del Poggio imperiale

Matteucci sognava di trasformare il Museo in una Scuola Normale Superiore di Scienze Fisiche e Naturali, un istituto dove insegnassero i maggiori luminari delle scienze, e dove i giovani venisserro educati alla ricerca scientifica e all'insegnamento superiore. Ma la villa del Poggio Imperiale era già occupata...

Nÿ ci deve arrestare lâ?Tessere ora il Poggio Imperiale destinato per un educandato femminile, non essendo difficile di rinvenire in Firenze un edifizio che possa servire a quellâ?Tuso, e ad ognuno di voi si affaccerà già alla mente, fra i molti Conventi ed Educandati retti al presente da Corporazioni religiose, non pochi locali che potrebbero servire a raccogliere le fanciulle del Collegio della SS. Annunziata.

Putroppo l'Educandato femminile della SS. Annunziata era stato traslocato nella villa proprio in quell'anno, per far posto al Ministero del Lavoro che si era insediato nei suoi vecchi locali del centro cittadino. Apparentemente non si voleva spostare nuovamente la scuola dopo nemmeno un anno. O forse il progetto di Matteucci era troppo grandioso e dispendioso per le disastrate finanze del neonato Regno d'Italia e del Municipio della nuova Capitale...

Solo il progetto del nuovo Osservatorio andÃ? avanti, mentre la villa ÃÅ ancora oggi sede dell'Educandato della SS. Annunziata.

La lettera di Matteucci ÃÅ conservata nell'Archivio Storico del Comune di Firenze, Affari generali - Affari del Sindaco, 1866/1. Nonostante il progetto fosse già tramontato, nel 1866 Matteucci rese pubblica la proposta che aveva fatto al Ministero della Pubblica Istruzione.

Archivio delle Pubblicazioni dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri


 

Nel corso della sua storia l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri ha provveduto a raccogliere e pubblicare i risultati della propria attività scientifica ed ha prodotto alcune serie editoriali.

Osservazioni e Memorie, N. 1 (1896)A Giovan Battista Donati si deve la pubblicazione, nel 1873, del primo numero delle "Memorie del R.Osservatorio di Firenze ad Arcetri", dedicato interamente alla grande aurora boreale del febbraio 1872. Ma ÃÅ con Antonio Abetti, nel 1896, che ha inizio la pubblicazione in maniera regolare dei fascicoli che poi diverranno le "Osservazioni e Memorie" e che continueranno ad essere pubblicate fino al 1979. Lo spoglio degli articoli pubblicati su "Osservazioni e Memorie" ÃÅ disponibile su ADS.

Nel 1895 ha inizio anche la pubblicazione delle effemeridi con il titolo "Tavole relative al nascere e tramontare degli astri per l'Osservatorio di Arcetri", pubblicazione che uscirà regolarmente fino al 1930 con il titolo "Elementi astronomici per il calendario". Verrà ripresa in seguito nel 1958 con il titolo "Annuario".

L'attenzione rivolta alla produzione scientifica degli astronomi di Arcetri ÃÅ testimoniata inoltre dalla raccolta di articoli scientifici che ÃÅ stata effettuata nel periodo 1955-1980 a cui ÃÅ stato dato il titolo di "Contributi".

Ricerca nell'Archivio delle Pubblicazioni dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri

150 anni fa - Firenze si prende Arcetri!

 

Fino al 1865, il territorio municipale di Firenze era limitato alle mura cittadine. Decisamente uno spazio troppo piccolo per le necessità della nuova Capitale del Regno. Con il Regio Decreto n. 2412 del 26 luglio 1865, il territorio fu esteso a spese dei comuni limitrofi, alcuni dei quali vennero soppressi.

A sud, oltre la porta S. Giorgio ed il Forte Belvedere, fu annessa a Firenze un'ampia parte dell'allora comune del Galluzzo (soppresso nel 1928), che comprendeva la collina di Arcetri. Forse proprio per questo Donati incomincia a pensare ad Arcetri come sede per il nuovo Osservatorio, mentre in precedenza aveva considerato solo il Forte Belvedere ed il Giardino del Cavaliere, vicini alla vecchia Specola e dentro le mura cittadine.

In realtà già nel 1751 l'astronomo Tommaso Perelli , direttore della Specola di Pisa, aveva indicato Arcetri come la sede ideale per un nuovo osservatorio. Molto probabilmente Perelli si riferiva alla cima della collina, occupata dalla Torre del Gallo, anche se poi suggerà di utilizzare la villa della Manadora (attuale Villa Bardini) che stava per essere confiscata dallo Stato.

Catasto Storico

Il luogo dove sorgerà l'Osservatorio di Arcetri (sagome in grigio) -elaborazione delle mappe disponibili su Castore - Catasti Storici Regionali

 

7 maggio 1865- Carlo Matteucci nominato alla direzione del Museo

matteucciIl 7 maggio 1865 Carlo Matteucci (1811-1868) veniva scelto per dirigere il Museo di Fisica e Storia Naturale, diventando anche presidente della Sezione di Scienze Fisiche e Naturali dell'Istituto di Studi Superiori di Firenze. Affermato fisico e fisiologo, patriota e politico (si legga a proposito l'avvincente biografia "Per la scienza, per la patria" ad opera di Fabio Toscano), Matteucci si impegnÃ? fin da subito per la realizzazione del nuovo Osservatorio di Firenze.

Già in precedenza aveva agito in favore dell'Osservatorio fiorentino, promuovendo le attività di Giovan Battista Donati, suo vecchio studente all'Università di Pisa. Matteucci aveva spronato a pi� riprese il giovane astronomo a pubblicare articoli sulla rivista da lui fondata e diretta, Il Nuovo Cimento, includendolo fin dal 1856 fra i suoi collaboratori. Quando poi era diventato Ministro della Pubblica Istruzione per pochi mesi nel 1862, aveva dato a Donati incarichi per una riforma degli osservatori italiani. Come ministro, e poi come senatore, aveva lavorato, in collaborazione col precedente direttore del Museo Cosimo Ridolfi, per far ottenere all'Osservatorio una nuova montatura per il telescopio di Amici.

Fra le prime incombenze, il nuovo Direttore dovette cercare, insieme a Donati, una località adatta per il nuovo Osservatorio, dopo che l'ultima proposta era diventata indisponibile...