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Colombo e la navigazione astronomica

Colombo
e la navigazione astronomica

Durante i suoi viaggi, Colombo sperimentò saltuariamente tecniche di navigazione astronomica, tuttavia questi esperimenti furono senza successo e in alcuni casi, come nelle misure di longitudine, forse i risultati furono volutamente alterati. L'unica misura astronomica regolarmente possibile ai suoi tempi era quella di latitudine attraverso l'osservazione della posizione dei corpi celesti (Sole, Luna e pianeti), con metodi noti fin dall'antichità.

Quadrante nautico

Dopo aver navigato attraverso l'Atlantico usando il metodo per punti stimati, il 30 ottobre 1492 tentò di trovare la latitudine usando un quadrante. In quel momento si trovava a Cuba nel Puerto de Mares, comunemente identificato con Puerto Gibara a circa 20° di latitudine Nord, ma il risultato che ottenne fu di 40°. Fece poi un'altra lettura, nello stesso posto, il 2 novembre, ottenendo lo stesso risultato.

Continuando lungo la costa di Cuba, tentò ancora una lettura del quadrante, il 21 novembre, ed ottiene 42°, misura riportata sul giornale, anche se era conscio che fosse sbagliata. Il 13 dicembre del 1492, quando era in una baia a Nord di Haiti, fece due tentativi per misurare la latitudine, utilizzando due metodi differenti. Aveva letto nei lavori di Tolomeo che la lunghezza del giorno era determinata dalla latitudine del luogo. Il 13 dicembre (secondo il calendario giuliano, allora in vigore) era il giorno dopo il solstizio d'inverno, ed era l'occasione giusta per una misura di latitudine. Trovò che il giorno, in quel luogo, durava 10 ore, risultato abbastanza errato e che non venne tradotto in una misura di latitudine, probabilmente perché Colombo non aveva le conoscenze trigonometriche necessarie o, forse, non era convinto del risultato.

Astrolabio nautico

Quella notte eseguì un secondo tentativo per ottenre la latitudine, misurando l'altezza della Polare con il quadrante; questa volta la misura risultò di 34°, ben lontana da quella reale che è di circa 19°. Infine il 3 febbraio 1493, durante il viaggio di ritorno, tentò di determinare l'altezza della Polare con il quadrante e l'astrolabio, ma le onde erano talmente alte da impedire la misura.

Per spiegare le misure riportate da Colombo, qualcuno pensa che egli sbagli l'identificazione della Polare, ma questo è difficile da sostenere perchè l'identificazione delle stelle attorno al polo nord celeste era necessaria per l'uso del notturnale e la determinazione dell'ora. Recentemente è stata avanzata l'ipotesi che Colombo avesse semplicemente sbagliato a leggere l'indicazione del suo quadrante. Infatti molti quadranti dell'epoca, conservati nei musei, riportano al posto dell'angolo, il valore della sua "tangente trigonometrica", moltiplicata per cento per evitare il punto decimale e quindi favorire la lettura. Se seguiamo questa ipotesi, le misure di Colombo risultano errate di solo un paio di gradi. In ogni caso Colombo si dimostrò non particolarmente abile nell'uso delle tecniche astronomiche e nell'uso degli strumenti; non sorprende, quindi, che nel suo secondo viaggio non ci siano stati ulteriori tentativi di misure astronomiche, se si eccettuano le contestate misure di longitudine con il metodo delle eclissi lunari.

Nel 1498 Colombo salpò dalla Spagna con sei navi di approvvigionamenti per i coloni di Hispaniola. Questo è l'unico viaggio in cui Colombo tentò di fare regolari e seri tentativi di navigazione astronomica. Tuttavia i risultati che ottenne sono molto miseri, anche se confrontati con la precisione dei tempi. Quando raggiunge le isole Canarie, Colombo divise la flotta, tre navi viaggiarono verso WSW, dirette verso Hispagnola, mentre Colombo stesso con tre navi prese una rotta verso Sud fino alle isole di Capo Verde e poi verso Ovest. Nel passaggio a Ovest di Capo Verde, eseguì una serie di osservazioni della stella Polare per determinare la latitudine. Secondo Colombo l'altezza della stella Polare variava da 5 a 15 gradi a secondo dell'ora della notte. A quei tempi la Polare distava circa 3,5 gradi dal polo celeste, cosicchè il movimento in altezza sarebbe dovuto essere di sette gradi e non dieci, cosa ben nota ai naviganti dell'epoca, esperti in navigazione astronomica.

L'isola di Trinidad è posta vicino alle coste del Venezuela, ed è separata dal continente da due stretti, che Colombo battezzò Boca del Sierpe e Boca del Drago. Colombo tentò di misurare la distanza fra questi due stretti usando osservazioni astronomiche e trovando l'altezza della Polare nel primo stretto di 5°, mentre nel secondo di 7°. Le altezze della Polare da quelle posizioni avrebbero dovuto essere, nel 1498, rispettivamente 12.8 e 13.5°, con un errore, rispettivamente, di circa 8 e 6° un risultato veramente misero anche secondo la precisione del tempo!

Poco dopo queste misure Colombo si ammalò e non ci sono altre registrazioni di tentativi di osservazioni astronomiche per il resto del viaggio.

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