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Stabilito Nuovo Record di Distanza nella Caccia ai Buchi Neri | ESO Italia

eso1004it — Comunicato Stampa Scientifico

Stabilito Nuovo Record di Distanza nella Caccia ai Buchi Neri

27 Gennaio 2010

Usando il Very Large Telescope dellESO, gli astronomi hanno scoperto un buco nero di massa stellare in unaltra galassia, molto pi lontano rispetto a tutti i buchi neri individuati finora. Con una massa superiore a 15 volte quella del nostro Sole, questo buco nero stellare il secondo pi massiccio scoperto fino ad ora e fa coppia con una stella che diventer presto anchessa un buco nero.

I buchi neri stellari [1] scoperti nella Via Lattea raggiungono masse fino a dieci volte quella del Sole e non vanno certo presi alla leggera. Eppure, spingendosi oltre la nostra galassia, questi potrebbero essere solo dei pesi piuma, visto che gli astronomi hanno scoperto un altro buco nero con una massa superiore a quindici volte quella del Sole. Si tratta del terzo oggetto di questo tipo individuato finora.

Il buco nero appena annunciato si trova nella galassia a spirale NGC 300, distante sei milioni di anni-luce dalla Terra. il buco nero stellare pi lontano scoperto finora e di cui si potuta determinare la massa, ed anche il primo ad essere osservato al di fuori del Gruppo Locale, il nostro vicinato galattico, afferma Paul Crowther, Professore di Astrofisica presso lUniversit di Sheffield e primo autore di un articolo che presenta la ricerca. Linsolita compagna del buco nero una cosiddetta stella Wolf-Rayet, anchessa con una massa pari a circa venti volte quella del Sole. Le stelle Wolf-Rayet sono prossime al termine della loro vita, e durante questa fase rilasciano i loro strati esterni nello spazio circostante prima di esplodere sotto forma di supernovae, mentre il loro nucleo collassa e former infine un buco nero.

Nel 2007 uno strumento che osserva ai raggi X a bordo delIosservatorio spaziale Swift della NASA ha investigato i dintorni della sorgente di raggi X pi brillante allinterno della galassia NGC 300. Questa sorgente era stata scoperta in precedenza dallosservatorio XMM-Newton dellAgenzia Spaziale Europea (ESA). Abbiamo notato unemissione nei raggi X regolare e particolarmente intensa, indizio della possibile presenza di un buco nero nascosto nella zona, spiega litaliana Stefania Carpano dellESA, membro del gruppo di ricerca.

Grazie ad ulteriori osservazioni effettuate utilizzando lo strumento FORS2, montato sul Very Large Telescope dellESO, gli astronomi hanno confermato il loro precedente sospetto. I nuovi dati mostrano che il buco nero e la stella Wolf-Rayet danzano un valzer diabolico luno intorno allaltra, con un periodo di circa 32 ore. Gli astronomi hanno anche scoperto che, mentre la stella e il buco nero orbitano luna intorno allaltro, questultimo sta risucchiando la materia della compagna.

Si tratta di una coppia legata molto intimamente, fa notare il collaboratore Robin Barnard della Open University. Come si sia formato un sistema con due componenti cos vicine per ancora un mistero.

Finora stato scoperto solo un altro sistema di questo tipo, in cui il buco nero si accompagna ad una stella Wolf-Rayet, ma si conoscono varie altre coppie formate da un buco nero e una stella. Studiando questi sistemi, gli astronomi hanno trovato una relazione tra la massa dei buchi neri e la composizione chimica della galassia che li ospita. Abbiamo notato che i buchi neri pi massicci tendono ad essere scoperti in galassie piccole che contengono pochi elementi pesanti, racconta Crowther [2]. Le galassie pi grandi, come la Via Lattea, che sono pi ricche di elementi pesanti, , riescono invece a produrre soltanto buchi neri pi piccoli. Gli astronomi ritengono che una maggiore concentrazione di elementi chimici pesanti possa influenzare levoluzione delle stelle massicce, causando un maggiore rilascio di materia e quindi la formazione di un buco nero pi piccolo quando finalmente quel che resta del nucleo stellare collassa.

Tra meno di un milione di anni, anche la stella Wolf-Rayet esploder sotto forma di supernova e diventer un buco nero. Se il sistema sar in grado di sopravvivere a questa seconda esplosione, i due buchi neri si fonderanno, e questo processo produrr una gran quantit di energia sotto forma di onde gravitazionali [3], conclude Crowther. Prima che i due buchi neri riescano a fondersi, per, passer qualche miliardo di anni, un periodo troppo lungo nella scala temporale umana. Tuttavia, il nostro studio dimostra che simili sistemi possono esistere e i sistemi di questo tipo che si sono gi evoluti in un doppio buco nero potrebbero essere scoperti dai rivelatori di onde gravitazionali come LIGO e Virgo [4].

Note

[1] I buchi neri stellari (o di massa stellare) sono il residuo, estremamente denso, del collasso delle stelle molto massicce. Questi buchi neri hanno masse fino a circa venti volte quella del Sole, e non vanno confusi con i buchi neri supermassicci, che si trovano al centro della maggior parte delle galassie e possono raggiungere masse che vanno da un milione fino a un miliardo di volte quella del Sole. Finora sono stati scoperti circa 20 buchi neri stellari.

[2] In astronomia tutti gli elementi chimici pi pesanti dellelio vengono chiamati elementi pesanti, o metalli.

[3] Le onde gravitazionali sono increspature dello spazio-tempo predette dalla teoria della relativit generale di Einstein. Un gran numero di onde gravitazionali viene emesso quando un campo gravitazionale subisce delle forti variazioni temporali, come ad esempio durante la fusione di due buchi neri. Le onde gravitazionali non sono mai state osservate finora, e la loro scoperta una delle principali sfide dei prossimi decenni.

[4] Gli esperimenti LIGO e Virgo hanno come obiettivo la scoperta delle onde gravitazionali, utilizzando interferometri molto sensibili in Italia e negli Stati Uniti.

Ulteriori Informazioni

I risultati di questa ricerca sono stati presentati in un articolo che sar pubblicato, sotto forma di lettera, dalla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (NGC 300 X-1 is a WolfRayet/Black Hole binary, P.A. Crowther et al.).

Lequipe di ricerca formata da Paul Crowther e Vik Dhillon (University of Sheffield, UK), Robin Barnard e Simon Clark (The Open University, UK), Stefania Carpano e Andy Pollock (ESAC, Madrid, Spain).

LESO (European Southern Observatory) la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia in Europa e losservatorio astronomico pi produttivo al mondo. sostenuto da 14 paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna. LESO mette in atto un ambizioso programma che si concentra sulla progettazione, costruzione e gestione di potenti strutture astronomiche da terra che consentano agli astronomi di fare importanti scoperte scientifiche. LESO ha anche un ruolo preminente nel promuovere e organizzare cooperazione nella ricerca astronomica. L ESO gestisce tre siti unici di livello mondiale in Cile: La Silla, Paranal e Chajnantor. A Paranal, lESO gestisce il Very Large Telescope, losservatorio astronomico nella banda visibile pi davanguardia al mondo. LESO il partner europeo di un telescopio astronomico rivoluzionario, ALMA, il pi grande progetto astronomico esistente. LESO sta pianificando al momento un Telescopio Europeo Estremamente Grande ottico/vicino-infrarosso di 42 metri, lE-ELT, che diventer il pi grande occhio del mondo rivolto al cielo.

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Questa una traduzione del Comunicato Stampa dell'ESO eso1004.

Sul Comunicato Stampa

Comunicato Stampa N":eso1004it
Nome:NGC 300 X-1
Facility:Very Large Telescope
Science data:2010MNRAS.403L..41C

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The black hole inside NGC 300 X-1 (artists impression)
The black hole inside NGC 300 X-1 (artists impression)
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NGC 300 X-1 in the spiral galaxy NGC 300
NGC 300 X-1 in the spiral galaxy NGC 300
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NGC 300 X-1 in the spiral galaxy NGC 300
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The surroundings of NGC 300
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Zoom in onto the stellar black hole NGC 300 X-1
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